PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: come migliorare l’efficienza energetica degli edifici pubblici con l’intervento di una ESCO, che si ripaga l’investimento attraverso il risparmio energetico e l’erogazione di servizi

CRITICITÀ ENERGETICA DEGLI EDIFICI DELLA P.A.

La definizione di un piano di riqualificazione energetica degli edifici prevede la conoscenza della situazione energetica di partenza.

La conoscenza dei consumi energetici degli edifici pubblici e dello stato di conservazione e manutenzione dei sistemi edificio-impianto ha sempre costituito un aspetto problematico per la PA. in quanto in genere mancanti di informazioni e metodologie sistematiche che consentano la raccolta di tali dati.

Diagnosi energetica

In generale è nota e percepibile agli addetti ai lavori, la situazione di consumi energetici eccessivi, ma solo negli ultimi anni si sono svolte ricerche a livello nazionale che forniscono una indicazione dei “benchmark” con cui confrontare i consumi di energia degli edifici amministrati con soluzioni successive alla “Diagnosi Energetica” indispensabile per definire gli interventi di riqualificazione

Gli edifici presentano caratteristiche diverse dal punto di vista costruttivo a seconda dell’epoca di costruzione: in muratura con solai in ferro o legno, in muratura e laterizio, in cemento armato e laterizio, in cemento armato con pannelli di tamponamento prefabbricati, facciate continue in vetro e alluminio, ect.

LA GESTIONE NELL’ENERGIA NEGLI EDIFICI DELLA P.A.

In genere gli impianti termici sono stati realizzati con tecnologie obsolete e nel passato gli unici interventi si limitavano a sostituire la caldaia, la pompa, etc. identiche e con le stesse prestazioni di quelle esistenti.
A titolo indicativo riportiamo le criticità più diffuse e ripetitive:

  • Generatori di calore sovradimensionati, ma con bassi rendimenti stagionali
  • Reti di distribuzione dei fluidi e terminali negli ambienti insufficienti a garantire la temperatura prevista.
  • Mancanza della regolazione della temperatura nelle zone parzialmente utilizzate.
  • Tubazioni e componenti principali con coibentazione insufficiente e obsoleta.
  • Contratti di gestione e manutenzione inadeguati, in quanto non individuano le responsabilità dei conduttori, riguardo la conservazione dei componenti della centrale termica, il controllo dei consumi di energia, l’individuazione degli interventi suggeriti per il contenimento dei consumi di combustibile.
  • Inadeguatezza dell’impianto alle norme di Prevenzione Incendi, dispositivi di sicurezza da tempo scaduti, mancanza di sistema di trattamento dell’acqua di alimentazione, mancanza di sistema di sanificazione “Antilegionella” per l’acqua calda sanitaria.
  • Rassegnazione degli utenti a migliorare le prestazioni specie riguardo alla riduzione dei consumi di energia per i vari servizi, alla riduzione degli inquinanti immessi in atmosfera e in ambiente.
  • Impianti di illuminazione degli ambienti a bassa efficienza energetica e spesso lasciati “accesi” anche dopo l’uso dei locali.
  • Mancanza di sistemi di ventilazione naturale “controllata” degli ambienti (Aule, Palestre)
  • Strutture edilizie con dispersioni termiche elevate delle superfici opache, trasparenti e dei ponti termici

INTERVENTI MIGLIORATIVI STRUTTURALI E IMPIANTISTICI

Proponiamo di seguito i principali interventi di riduzione dei consumi di energia, utili per la valutazione tecnico-economica dei vari interventi:

  1. Coibentazione termica delle coperture, cappotto termico, sostituzione dei serramenti.
  2. Riqualificazione delle centrali di produzione dei fluidi con generatori di calore a condensazione ad alto rendimento, con sistema ibrido accoppiato a pompa di calore.
  3. Integrazione dei sistemi di produzione, stoccaggio e distribuzione dell’acqua calda sanitaria con pompa di calore ad alto rendimento a scambio aria-acqua.
  4. Sanificazione termica “Antilegionella” dell’impianto di produzione, stoccaggio e distribuzione dell’acqua calda sanitaria (Vedi ns. News N°.4 Giugno 2020)
  5. Installazione di pannelli solari termici e fotovoltaici.
  6. Sostituzione dei terminali ad aria (convettivi), posti in ambiente (radiatori, aerotermi, UTA a tutt’aria), specie in quelli di grandi dimensioni, con nostro sistema esclusivo “Ecotermo”, (Vedi ns. News N°7 Ottobre 2020)
  7. Realizzazione di sistema di ventilazione controllata (senza componenti in campo), negli ambienti scolastici (aule), per assicurare il ricambio costante dell’aria specie nel periodo pandemico del coronavirus.(Vedi ns. News N°6 Ottobre 2020 e N°. 9 Rev.02 Febb. 2021)
  8. Installazione di tecnologie innovative di gestione e controllo degli impianti termici ed elettrici, per tenere sotto controllo il raggiungimento del risparmio energetico ed economico successivamente alla fase di riqualificazione.
  9. Sostituzione dei sistemi di illuminazione tradizionali con lampade a “LED”.
  10. Certificazioni energetiche degli edifici.
Progetto di efficientamento energetico di una scuol

CONTRATTI UTILIZZATI PER LA GESTIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI

Nei Comuni e in genere nella PA. sono state utilizzate finora due tipologia di contratto per la gestione energetica dei propri edifici: in “Economia” oppure “Gestione Calore”.
Nei contratti di gestione degli impianti in “Economia”, l’Ente Pubblico acquista il metano direttamente dalla società di vendita, pagando la fornitura attraverso la presentazione della “Bolletta” energetica

Gestione energetica

La gestione degli impianti viene demandata a un conduttore tramite gara, il cui compito è semplicemente quello di condurre l’impianto, fare la manutenzione ordinaria e assumere l’incarico di 3° responsabile dell’impianto. Dal contratto sono escluse le manutenzioni straordinarie, ma anche tutto quanto sarebbe utile al fine di garantire e conservare il buon funzionamento delle apparecchiature, la verifica della corretta gestione, con il controllo a fine stagione dei consumi di combustibile, etc.

Il contratto di “Gestione del Calore” prevede a carico dell’appaltatore, la fornitura del metano per l’erogazione dei servizi, la manutenzione ordinaria. Le esclusioni sono uguali a quelle indicate per il contratto “Economia”.

Il contratto è basato su una tariffa €/GG (Euro/Gradi giorno) tipici della località, aggiornata annualmente rispetto alla variazione dei GG. rilevati dalla stazione meteorologica più vicina.

STRUMENTI CONTRATTUALI E FINANZIARI INNOVATIVI

L’attuazione degli obiettivi di politica energetica comporta l’individuazione delle fonti di finanziamento per la realizzazione del programma di riqualificazione energetica degli edifici.

In una situazione di scarsità di risorse per i bilanci pubblici, sono necessari nuovi strumenti, nuove forme contrattuali, figure professionali competenti, società impiantistiche e di gestione (ESCO) che possano offrire anche il finanziamento delle opere.

In questa ottica possiamo individuare le seguenti tipologie contrattualistiche:

L’Energy Performance Contract (EPC)”, conosciuto in Italia come “contratto di prestazione o rendimento energetico”, è sempre più diffuso come accordo volto a ridurre gli sprechi di risorse degli impianti e degli edifici, sia privati che pubblici.

È stato riconosciuto nel sistema normativo italiano con il D. Lgs 115/2008 e poi integrato con il D.Lgs 102/2014, con la definizioneAccordi contrattuali tra il beneficiario e il fornitore di una misura di miglioramento dell’efficienza energetica, verificata e monitorata durante l’intera durata del contratto, dove gli investimenti (lavori, forniture o servizi) realizzati sono pagati in funzione del livello di miglioramento dell’efficienza energetica stabilita contrattualmente o di altri criteri di prestazione energetica concordati, quali risparmi finanziari”.

In definitiva l’oggetto del contratto EPC individua la fornitura di un servizio integrato per la scelta d’interventi volti al miglioramento energetico, la loro progettazione, realizzazione e mantenimento, il cui pagamento avviene attraverso un canone in funzione del livello di risparmio raggiunto.

TIPOLOGIE POSSIBILI DI CONTRATTO EPC

I contratti si differenziano sulla base delle modalità di ripartizione dei rischi tra fornitore e beneficiario, della copertura finanziaria e di remunerazione della ESCO.

energia plus

Tra le forme maggiormente diffuse vi è il modello “Servizio Energia”, e il “Servizio Energia Plus”.
Il “Servizio Energia” prevede un contratto a “risparmio condiviso”.

Il Cliente affida la gestione dei propri impianti alla ESCO che provvede alla fornitura del vettore energetico, dietro il corrispettivo di un canone pari alla spesa energetica che il cliente affrontava prima dell’entrata in vigore del contratto, meno uno sconto pattuito.

Il contratto può prevedere interventi volti al miglioramento dei processi di trasformazione ed uso dell’energia (impianti meccanici ed elettrici), riqualificazione energetica dell’involucro edilizio ed alla produzione di energia da fonti rinnovabili.

Il “Servizio Energia Plus” è invece un contratto a “risparmio garantito” oltre che condiviso.

Riprende lo schema del Servizio Energia e in più prevede l’obbligo di ridurre l’indice di energia primaria per la climatizzazione invernale almeno del 10 per cento, o di più se pattuito dalle parti, rispetto l’indice riportato sull’attestato di certificazione energetica, che deve obbligatoriamente essere redatta prima e dopo l’intervento.

L’allegato 8 del D.Lgs 102/2014 individua i requisiti minimi che caratterizzano il contratto EPC. Rinvenire nel contratto e/o nel relativo capitolato di gara gli elementi minimi menzionati risulta una condizione indispensabile per classificare il contratto come Energy Performance Contract.

IL CONTRATTO DI PROJECT FINANCING

Un’opportunità molto vantaggiosa per gli enti pubblici è anche quella del Project Financing, previsto dal Codice Appalti tra le forme di PPP.
La società ESCO si fa Promotore d’interventi di efficientamento energetico e di un contratto EPC di Servizio Energia Plus occupandosi di seguire in prima persona e a proprie spese tutte le fasi del progetto: reperire i dati, eseguire le diagnosi energetiche, definire la baseline dei consumi, individuare gli interventi migliorativi con la logica costi/benefici, progettare e realizzare le soluzioni proposte, prendere in carico la conduzione e la manutenzione degli impianti per tutta la durata della concessione.

Il progetto elaborato infine viene messo in gara secondo il quadro giuridico della Concessione e quindi risulta soggetto all’allineamento con i prezzi del mercato essendo la gara aperta alle aziende preparate e certificate.

Va sottolineato che la Pubblica Amministrazione rimane parte attiva per tutte le fasi del progetto di cui mantiene la supervisione dall’inizio alla fine, potendo chiedere di apportare modifiche in qualunque momento, anche dopo l’esecuzione della gara.

Inoltre, quale beneficiario, partecipa alla definizione dell’EPC, degli obiettivi di risparmio, delle modalità di contabilizzazione e ripartizione dei benefici e di tutte le clausole possibili.

È facile comprendere i punti di forza del Project in ambito tecnico, economico e burocratico.

TECNICO: un unico soggetto assume tutti i rischi operativi, si occupa di tutte le fasi ed assicura la linearità del progetto dall’inizio alla fine eliminando ogni fattore di incertezza legato al passaggio di consegne o alla discontinuità delle figure coinvolte.

ECONOMICO: l’ente pubblico è sollevato da ogni costo fin dallo studio di fattibilità. La ESCO a proprie spese esegue lo studio di fattibilità, le progettazioni preliminari, definitive ed esecutive, finanzia gli interventi e le forniture.

Inoltre la P.A. potrà beneficiare di risparmi energetici immediati e garantiti tramite la formula EPC (Servizio Energia Plus), mentre la ESCO si ripagherà l’investimento attraverso la concessione pluriennale dei servizi di conduzione, manutenzione e fornitura combustibili.

BUROCRATICO: gli esperti tecnici della ESCO si occupano dello studio degli interventi, delle diagnosi, della definizione dei budget, sollevando la P.A. da questi compiti con conseguente risparmio temporale nella finalizzazione

Project Financing

CONTRIBUTI GOVERNATIVI PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Di seguito riportiamo i contributi economici governativi disponibili per la riqualificazione degli edifici di proprietà della Pubblica Amministrazione.

Fondo nazionale Efficienza Energetica: Il fondo si applica sia agli interventi di efficienza energetica realizzati dalle imprese, comprese le ESCO, che a quelli dalla Pubblica Amministrazione. Gli interventi riguardano la riqualificazione energetica degli edifici, efficientamento di servizi ed infrastrutture pubbliche, inclusa l’illuminazione pubblica.

Conto termico: è un incentivo dedicato alla promozione di interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, i beneficiari sono in primis le Pubbliche Amministrazioni e riguardano l’efficientamento dell’involucro edilizio, gli impianti di climatizzazione, la “building automation”.

Titoli di efficienza energetica o certificati bianchi: i certificati bianchi sono dei titoli che attestano il conseguimento di risparmi negli usi finali di energia attraverso interventi di incremento dell’efficienza energetica. Al risparmio energetico di ciascun titolo va ad associarsi un valore economico che rende i titoli scambiabili e negoziabili.

Acquisti pubblici verdi – Green Pubblic Procurement –GPP: i criteri di acquisto e la selezione delle offerte ricevute sono basati sulla valutazione del costo effettivo durante tutta la vita del bene o servizio da acquisire: prezzo d’acquisto, costi operativi e di smaltimento a fine vita. Beni e servizi eco-efficienti infatti possono essere più costosi al momento dell’acquisto, ma risultare più economicamente convenienti nel lungo periodo.